Pubblicato il Rapporto INVALSI sulle rilevazioni 2019. Un’analisi, con focus sugli esiti del Veneto.
Il giorno 10 luglio 2019, l’INVALSI ha pubblicato il Rapporto sugli esiti delle rilevazioni degli apprendimenti effettuate tra marzo e maggio 2019, basato sui dati delle classi campione.
Quest’anno sono la principale novità è stata rappresentata dalla introduzione delle prove di italiano, matematica, inglese al grado 13, ovvero nell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado. Le rilevazioni si sono svolte in modalità computer based in tutte le scuole secondarie e in formato cartaceo alla primaria.
Gli item delle prove di italiano e matematica sono ancorati ai Traguardi delle Indicazioni Nazionali per il primo ciclo di istruzione, alle Linee Guida per gli Istituti Tecnici e Professionali e alle Indicazioni Nazionali per i Licei. Le prove di inglese, distinte per gli aspetti del listening e del reading, sono ancorate ai livelli del QCER, il Quadro europeo di padronanza delle lingue.
I risultati nelle prove di italiano e matematica degli alunni sono stati distribuiti in cinque livelli, derivati dall’andamento medio nelle prove, ovvero secondo un modello normativo. Il livello 3 denota la padronanza sufficiente delle abilità di comprensione della lettura, riflessione linguistica e matematica secondo le Indicazioni e le Linee Guida, mentre i livelli 2 e 1 denotano prestazioni carenti e gravemente carenti rispetto alle attese.
I risultati delle prove di inglese in quinta primaria sono distribuiti in due livelli, A1 (livello del QCER atteso alla fine della scuola primaria) e pre-A1; alla scuola secondaria di primo grado in tre livelli: A2 (atteso al termine della SSPG), A1 e pre-A1; tre livelli al termine della scuola secondaria di secondo grado: B2 (atteso al termine di questo grado di scuola), B1, B1 non raggiunto.
I livelli di padronanza sono stati descritti da parte di INVALSI in rubriche che rendono conto di che cosa sanno fare gli alunni in italiano, matematica e inglese in corrispondenza delle varie fasce di risultato. I dati relativi ai livelli e le relative rubriche sono state predisposti per i gradi 8, 10 e 13 per italiano e matematica e per i gradi 5, 8 e 13 per inglese.
La tradizionale prova di italiano aveva come sempre per oggetto la comprensione del testo e le abilità grammaticali; la prova di matematica spaziava sui quattro ambiti della disciplina: numeri, spazio e figure, dati e previsioni, funzioni e relazioni.
Gli esiti delle prove saranno restituiti alle singole scuole nel mese di settembre 2019, con la massima disaggregazione, item per item, per consentire ai Collegi dei Docenti di utilizzarli per molteplici riflessioni didattiche. Nel Rapporto, invece, si dà conto degli esiti a livello nazionale, per macroregioni (Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud, Sud e Isole) e singole Regioni. I risultati, inoltre, vengono distinti per le diverse tipologie della scuola superiore (Licei, Tecnici, Professionali); vengono esaminate le differenze di risultati tra maschi e femmine e tra alunni italiani, stranieri di prima generazione e di seconda generazione. Un altro importante indice è la variabilità dei dati tra scuole e tra classi, ovvero il grado di omogeneità nella distribuzione delle risposte corrette dentro le classi, tra classi e tra scuole. Per fare un esempio, se in una classe la media è alta, ma lo è anche la variabilità, significa che dentro il gruppo vi sono alunni con risultati eccellenti, ma anche molti alunni con risultati bassi e medio bassi. Viceversa, se una classe ha una media alta e variabilità contenuta, significa non solo che mediamente quegli alunni hanno buoni risultati, ma che la maggioranza si attesta attorno a quella media.
La somministrazione delle prove in modalità computerizzata ha permesso di ridurre pressoché a zero il fenomeno del cheating, poiché ad ogni alunno venivano proposte dal sistema forme diverse della prova, con gli item presentati in successione differente, rendendo impossibile il confronto con altri compagni e assai difficile anche per gli adulti fornire eventuali aiuti e suggerimenti generalizzati. La somministrazione computerizzata permette inoltre di rendere pubblica solo parte delle prove, mantenendo la grande maggioranza degli item segreta, disponibile per le prossime rilevazioni, con grande risparmio di risorse. Ciò permette anche di “ancorare” con maggiore attendibilità gli esiti delle prove sostenute in senso diacronico, stabilendo con relativa sicurezza se i risultati di una data area geografica sono migliorati, peggiorati o rimasti costanti da un anno all’altro, poiché le analisi si possono basare sugli stessi item. Infatti quest’anno INVALSI è stato in grado di stabilire se vi sono stati miglioramenti nel conseguimento dei livelli rispetto al 2018 per inglese nei gradi 5, 8 e 13 e, per italiano e matematica, nei grado 8, 10 e 13.
Nel dossier a questo link, l’analisi del Rapporto con focus sugli esiti del Veneto.
Rapporto_INVALSI_Veneto_2019_def
In calce al dossier, sono reperibili i link per accedere al Rapporto INVALSI 2019 e al tableau dati.